«Ogni pugno è una scommessa»

Vita e leggenda di Primo Carnera

Sequals (PN), due volte nel 2018

Pordenone, 2018

Udine, 2018

Tavagnacco-Colugna (UD), 2018

* Versione radiofonica con lo stesso titolo per i “Racconti sceneggiati” di Radio Rai del Friuli Venezia Giulia, tre puntate: 14 e 21 novembre, 1 dicembre 2019

San Giorgio della Richinvelda (PN), 2020

Forni di Sopra (UD), 2021

Udine-Cussignacco, 2023

È commovente e divertente al tempo stesso rievocare all’interno della Grande storia, fra parole e musica, la vita di Carnera, da inizio Novecento fino agli anni Sessanta. Autentico fenomeno di massa (dopo il pugilato si cimenta anche nel catch – affermandosi anche in questo caso come campione del mondo –, nel cinema, a teatro, in televisione, nella pubblicità, e diviene persino un fumetto), Primo di Sequals diventa l’Uomo più forte del mondo, la Montagna che cammina, il Gigante buono… e tenero e generoso, oltre che comunicativo ed ironico, lo è davvero.

Solca frangenti gloriosi, dall’emigrazione alla fama globale, ma anche controversi e drammatici. Vittima, spesso, della propria ingenuità e di scaltri approfittatori, diventa per i maligni, nei tempi di declino, il Gigante d’argilla o la Torre di gorgonzola… Rimane tuttavia un mito, in primis per la comunità italo-americana: «Quando Carnera passeggia su Broadway il traffico newyorkese si arresta», si dice. Minato nel fisico dopo mille fatiche, sentirà suonare «l’ultimo gong», come disse Enzo Tortora, il 29 giugno 1967.

Al di là dalle accuse (ma non risultano mai responsabilità di Carnera) di incontri addomesticati e intrecci malavitosi, il colosso friulano è sempre capace di reinventarsi durante la sua mirabolante esistenza e pensa solo a lavorare faticando con feroce applicazione, senza mai dimenticare i valori della famiglia e le umili origini. Dirà: «I pugni si danno e si prendono. Questa è la boxe, questa è la vita. Ho preso tanti pugni, davvero tanti; ma lo rifarei, perché sono serviti a far studiare i miei figli».